venerdì 21 marzo 2025

Obbligatori: Marzo 2025

A Different Man - Aaron Schimberg
Un dramma beffardo che ribalta la narrativa classica sulla deformità: Edward, affetto da neurofibromatosi, si sottopone a una cura sperimentale che gli dona un volto “normale”, ma scopre che l’accettazione sociale non dipende solo dall’aspetto. Il suo posto nel mondo viene presto occupato da un altro uomo con la stessa malattia, ma carismatico e sicuro di sé. Aaron Schimberg costruisce un racconto surreale e intriso di paranoia, tra dramma psicologico e critica sociale. Graffiando senza eccedere, mettendo in luce con lucidità e sarcasmo le regole spietate della socialità, scavando nella fragilità dell'identità umana. Strepitosi Adam Pearson e Sebastian Stan, con il primo che ruba la scena, dentro e fuori dallo schermo. 

La città proibita - Gabriele Mainetti
Gabriele Mainetti trapianta il kung fu movie nell’anima di Roma, dimostrando che il cinema non ha confini. La ricerca di Mei, interpretata dalla sorprendente Yaxi Liu, per la sorella scomparsa si intreccia con un mondo fatto di criminali, botte spettacolari e incontri inattesi, tra un ristorante cinese e una trattoria romana. Il film mescola azione e ironia con un’energia travolgente, grazie a sequenze marziali curate da Liang Yang e a un cast perfetto, da Marco Giallini a Enrico Borello. Più focalizzato di Freaks Out, regala un’esperienza immersiva e senza compromessi, capace di giocare con i generi senza perdere identità. Raccontando una Capitale inedita, sempre più contaminata, crocevia di culture e linguaggi.

L'albero - Sara Petraglia
Un esordio acerbo ma ambizioso, un racconto di formazione che esplora il vuoto esistenziale di una generazione che non contempla il futuro. Bianca e Angelica, legate da un’amicizia impastata di cocaina e desiderio, si muovono in un presente sospeso, dove l’unico errore impossibile da evitare è quello necessario a crescere. Sara Petraglia sceglie di filmare il non-detto, le emozioni trattenute, i dettagli sfuggenti, costruendo un’opera dolente e romantica. La cocaina è il pretesto per raccontare un’età di passaggio, in cui si crede di poter sfuggire alla realtà, vivendo solo nel qui e ora. Ma il tempo passa, e chi non cambia rischia di restare intrappolato.